Suoni in Cava

17/08/10 h 02:44

"Ciao sn cate d 1altro cell,scusa ma nn ho internet e la sim nn funz + per kiamare. stasera cerco 1 cabina e c sentiamo.ah sn sparite 2 sdraio in balcone."

Lo sapevo.
Il napuli maledetto probabilmente lavora per la Tim, perché dopo tutto il casino che mi ha fatto fare tra servizio clienti, ricarica e configurazioni varie ora non funziona più nulla, né la fantomatica connessione internet né la scheda del cellulare ormai da buttare. Non per essere maligni, ma insieme a lui sono scomparse anche due sedie sdraio, fatto per cui da oggi penserò ben peggio della progenie campana.
Stavo per avvelenare la cena a tutti col mio solito repertorio d'insulti, quando ci hanno invitati a trascorrere la serata in una cava (?). Io l'ho scoperto sul posto (gli altri avevano accettato a scatola chiusa pur di convincermi a smontare la guardia dall'ombrellone in balcone), cioè la cava Pizzicoli di Apricena. Sì, una di quelle cose da cui si estraggono le pietre, non ho bestemmiato, da dieci anni ci fanno una rassegna che spazia dal jazz alla world music, fantasiosamente battezzata Suoni In Cava.
Anche se ci è toccata la vista e stravista Bandabardò, l'atmosfera dell'anfiteatro naturale è notevole e un po' invidio chi ascolterà Nicola Conte, domani.



A quanto ho visto finora si tratta dell'unica zona franca all'eleganza, l'abbinamento cromatico e l'igiene personale, per cui è sconsigliato addentrarsi nelle prime file. Invece tutti quelli che erano allo Sziget nel 2006 possono tranquillamente leccarsi le dita.


ps.
dopo parecchi tentativi (e ritardo, da qui i post desincronizzati di dieci giorni), ho recuperato il sotfware di gestione Vodafone, l'uso del telefonino e un po' di sana diffidenza nel prossimo.

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