radio GILF

31/08/10 23:43
 
"boh nn so...treni tutti pieni.dai entro qst settimana m faccio viva io"

Gli effetti del rientro dopo una vacanza qui possono essere rischiosi, non dissimili dal jet-lag spazio-temporale. E' come digiunare per un mese e poi andare a un pranzo di nozze a Cerignola, quindi bisogna diluire la distanza da casa con tappe intermedie ed esporsi a stadi di civilizzazione graduali. Potrebbe suonare snob, ma un'altra tecnica per ammorbidire lo scarto è restare vaghi sulla data e l'orario esatto di riconsegna al mondo ormai 3.0.

Trascorsi gli ultimi giorni a Siponto e una serata a Foggia ho tutto il tempo di decomprimere sul Lecce-Torino delle 10:45, una tratta fin troppo riconoscibile dalle fattezze dei bagagli, l'inflessione dei passeggeri e il ritardo cronico che dilata l'arrivo.
Sono in scompartimento con due liceali simbionti all'I-Phone e una coppia di pseudosabaudi over70 dall'aspetto distinto.
Però ecco, lei inizia a guardarsi intorno con un'espressione che temo.
Dopo anni di viaggi simili ho imparato a mie spese cosa fare, perciò tiro fuori un libro e comincio a leggerlo da un punto a caso con aria rapita. La signora commenta il meteo ad alta voce, poi aspetta. I due ragazzi masturbano i rispettivi display guardandosi di tanto in tanto, il marito sta per addormentarsi e io continuo a leggere. Lei allora rilancia sfoderando un ventaglio e prende a sventolarlo dappertutto, anche addosso a noi, nella speranza di ricevere un qualche segno di empatia. Inforco gli occhiali e fingo di vederci poco per nascondere completamente la faccia dietro il libro, e senza farlo apposta mi cade l'occhio sul cellulare del ragazzino seduto accanto.
Leggo "Елате в тоалетната с мен сега"* e impallidisco, mentre lei sembra essersi finalmente placata.
Dopo due fermate sale un ragazzo più o meno della mia età e la nonna gli chiede di aiutarla a riporre la valigia sul portabagagli. Il pollo esegue, lei ringrazia e domanda dov'è diretto. Lo sventurato risponde e da lì a Torino Porta Nuova nemmeno con le cuffie riesco a metterla in mute.





*Trascriverlo in italiano sarebbe stato un po' troppo, oltre che noioso. Copia+Incolla su Google traduttore, lingua di origine: bulgaro.
Dopo averlo ricevuto ha sorriso all'amico di fronte, ha chiesto permesso ed è filato in corridoio.

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