A prova di imbecille
25/08/2010 h 15:33
"Tutto liscio, tutto tranquillo, tutto uguale agli altri anni, a parte l'evoluzione dei ladri di polli, ormai sono un virus"
Nel 2008 un giovane dalle fattezze scimmiesche* apparì tra i corteggiatori della bonazza di turno in un ignobile iporeality nostrano. Lo yeti non diede il tempo ai microfonisti di ficcargli in bocca un gelato per strombazzare ai quattro venti d'essere figlio di primo cittadino anziché di serva, e quando il pubblico domandò di quale città questi si aggiustò la patta e sparò la bordata:
Chi vive e trascorre qui le vacanze ormai non si sorprende più di quello che è considerato ben più autorevole di un catechismo. Per tutti gli altri invece posso riassumere io, ordinando gli schemi secondo due termini principali: 1) la reputazione difesa o immolata in funzione delle 2) possibilità di successo. Partiamo dai due schemi peggiori, quello del divo e quello del maniaco.
Il primo si sintetizza col motto "meglio l'astinenza, che un due di picche" perchè riguarda tutti quei movimenti incuranti e distaccati di chi considera la presenza femminile un'appendice al fastidio della ressa al bar. Questo schema prevede un'indifferenza assoluta ma simulata, infatti quando sortisce lo stesso effetto provoca nel divo un incolmabile senso di inutilità e disdetta. In alcuni casi può garantire successo, ma solo verso ragazze che trovano appagante sospirare per una fotografia o essere nella rubrica telefonica del divo, a cui comunque non importa granché. Per individuarlo basta far caso al punto di un locale pubblico da cui si gode della visuale migliore, dove non manca qualcuno che scruta i presenti con aria perennemente annoiata e senza mai scambiare una parola con nessuno. Il più delle volte il divo va in bianco, convinto che la reputazione d'inarrivabile valga più di ogni possibilità di successo. (+Rep -Succ).
Il secondo è lo schema del maniaco, ovvero la prassi in condizioni di illuminazione e sobrietà precarie. Il motto è "l'importante è finire, a qualsiasi costo, pur rimanendo nel lecito". Qui reputazione e probabilità di successo sono ridotte all'osso, portando le ragazze a pensare che tanta diffusione sia dovuta perlopiù all'incapacità congenita. Si compone di tre fasi principali: la prima di avvicinamento più o meno casuale, la seconda di aggancio e la terza quasi sempre di sopore o allontanamento della ragazza, seguito spesso dal pestaggio di gruppo del maniaco, anche se nemmeno questo ha scongiurato la pratica o mostrato lo schema per quello che è, ovvero un pericolosissimo boomerang (-Rep - Succ).
I due schemi mediani, decisamente più diffusi, sono quelli del prestigiatore e dello zerbino, noto ai più come lo schema dei 90°, la scopa nel sedere o il nano da passeggio. In questo caso la regola d'oro è cambiare tutto, perfino i connotati se è necessario, pur di aumentare sensibilmente la somiglianza fra sé e l'uomo ideale della ragazza. Bisogna valutare attentamente i discorsi e le ambizioni di quest'ultima in modo da potervicisi adattare e convincerla di trovarsi di fronte all'essere umano più compatibile del creato. Questo schema, la cui fortuna è tutta da attribuirsi ai giochi di somiglianze e condivisione di interessi, conduce spesso a ottimi risultati. In più è indubbio che gli aspetti farlocchi siano riconoscibili solo nel lungo periodo, il che fa dello schema la migliore mossa praticabile in vacanza. (-Rep +Succ).
Ultimo e forse più complesso dei quattro è lo schema del prestigiatore, il cui motto è "se non ci stai, è perchè non ci stavo provando". Tipico dei meno impavidi, è praticatissimo con le più empatiche/meno ciniche o in parole povere, con le signorine che ancora oggi credono possibile l'amicizia fra sessi opposti in villeggiatura. Secondo questo schema bisogna tenere un comportamento amichevole per tutto il tempo necessario all'avvicinamento della ragazza, e poi proporre un amichevole invito. Dopodiché le possibilità sono due: se lei accetta ci si può provare in maniera più che lecita, se rifiuta invece basta omettere la mossa d'approccio, gridare all'equivoco e definirsi galantuomini, additando lei come malpensante, anzichè giustamente prudente. In pratica, un gioco di presitigio. (+ Rep + Succ).
Nonostante credessi che gli approcci bastassero, ho avuto modo di osservarne altri due, quello del nonno sommozzatore e quello del ladro di polli. Il primo è quasi affogato oggi pomeriggio durante l'ennesimo tentativo di distogliermi dalla pagina, perpetrato con bracciate incoscienti fra le onde. Il nostro bagnino ha abbandonato la sua sdraio della Peroni (non capitava dal '99) per trascinarlo fuori dall'acqua. Nonostante la figuraccia, la moglie inviperita e il contenuto dello Speedo ormai ridotto del 20% per la paura, sfoggiava ancora uno sguardo ammiccante e fiero per la prodezza compiuta davanti ai miei occhi indifferenti.
Il ladro di polli invece mi è capitato qualche giorno fa, quando ero in fila al supermercato e mi sono accorta di non avere con me il portafogli. Presa dal panico ho abbandonato la spesa e mi sono nascosta dietro lo scaffale dei cibi dietetici (deserto, ovviamente) per controllare la borsa, dove però non c'era. Poco dopo ho sentito l'altoparlante avvertire la clientela dello smarrimento di un oggetto personale e mezza paonazza ho raggiunto il punto informazioni. Dopo le scuse per la disattenzione e i dovuti ringraziamenti al moretto che mi ha restituito il portafogli ho rifatto la spesa e me ne sono andata sollevata.
Solo un'ora dopo ho avuto il tempo di controllare che non mancasse nulla, scoprendo il contrario: si era aggiunto un foglietto con su un numero di cellulare seguito da un "Mirco" scritto con un cuoricino al posto del puntino sulla "i".
*(capello lungo gellato all'indietro + camicia floreale sprovvista di bottoni fino a metà torace + bigiotteria che neanche Snoop Dogg + scarpe puntute lucidate a specchio)
"Tutto liscio, tutto tranquillo, tutto uguale agli altri anni, a parte l'evoluzione dei ladri di polli, ormai sono un virus"
Nel 2008 un giovane dalle fattezze scimmiesche* apparì tra i corteggiatori della bonazza di turno in un ignobile iporeality nostrano. Lo yeti non diede il tempo ai microfonisti di ficcargli in bocca un gelato per strombazzare ai quattro venti d'essere figlio di primo cittadino anziché di serva, e quando il pubblico domandò di quale città questi si aggiustò la patta e sparò la bordata:
Rodi Garganico.
Tale gesto costò all'ufficio del turismo un'attività di city marketing ben più intensa di quella che permise i Giochi Olimpici a Torino, e se l'ominide non fosse stato calciato via dieci minuti più tardi, oggi tutti gli amanti dell'omogeneizzato televisivo conoscerebbero almeno uno dei quattro schemi d'abbordaggio rodigiano.Chi vive e trascorre qui le vacanze ormai non si sorprende più di quello che è considerato ben più autorevole di un catechismo. Per tutti gli altri invece posso riassumere io, ordinando gli schemi secondo due termini principali: 1) la reputazione difesa o immolata in funzione delle 2) possibilità di successo. Partiamo dai due schemi peggiori, quello del divo e quello del maniaco.
Il primo si sintetizza col motto "meglio l'astinenza, che un due di picche" perchè riguarda tutti quei movimenti incuranti e distaccati di chi considera la presenza femminile un'appendice al fastidio della ressa al bar. Questo schema prevede un'indifferenza assoluta ma simulata, infatti quando sortisce lo stesso effetto provoca nel divo un incolmabile senso di inutilità e disdetta. In alcuni casi può garantire successo, ma solo verso ragazze che trovano appagante sospirare per una fotografia o essere nella rubrica telefonica del divo, a cui comunque non importa granché. Per individuarlo basta far caso al punto di un locale pubblico da cui si gode della visuale migliore, dove non manca qualcuno che scruta i presenti con aria perennemente annoiata e senza mai scambiare una parola con nessuno. Il più delle volte il divo va in bianco, convinto che la reputazione d'inarrivabile valga più di ogni possibilità di successo. (+Rep -Succ).
Il secondo è lo schema del maniaco, ovvero la prassi in condizioni di illuminazione e sobrietà precarie. Il motto è "l'importante è finire, a qualsiasi costo, pur rimanendo nel lecito". Qui reputazione e probabilità di successo sono ridotte all'osso, portando le ragazze a pensare che tanta diffusione sia dovuta perlopiù all'incapacità congenita. Si compone di tre fasi principali: la prima di avvicinamento più o meno casuale, la seconda di aggancio e la terza quasi sempre di sopore o allontanamento della ragazza, seguito spesso dal pestaggio di gruppo del maniaco, anche se nemmeno questo ha scongiurato la pratica o mostrato lo schema per quello che è, ovvero un pericolosissimo boomerang (-Rep - Succ).
I due schemi mediani, decisamente più diffusi, sono quelli del prestigiatore e dello zerbino, noto ai più come lo schema dei 90°, la scopa nel sedere o il nano da passeggio. In questo caso la regola d'oro è cambiare tutto, perfino i connotati se è necessario, pur di aumentare sensibilmente la somiglianza fra sé e l'uomo ideale della ragazza. Bisogna valutare attentamente i discorsi e le ambizioni di quest'ultima in modo da potervicisi adattare e convincerla di trovarsi di fronte all'essere umano più compatibile del creato. Questo schema, la cui fortuna è tutta da attribuirsi ai giochi di somiglianze e condivisione di interessi, conduce spesso a ottimi risultati. In più è indubbio che gli aspetti farlocchi siano riconoscibili solo nel lungo periodo, il che fa dello schema la migliore mossa praticabile in vacanza. (-Rep +Succ).
Ultimo e forse più complesso dei quattro è lo schema del prestigiatore, il cui motto è "se non ci stai, è perchè non ci stavo provando". Tipico dei meno impavidi, è praticatissimo con le più empatiche/meno ciniche o in parole povere, con le signorine che ancora oggi credono possibile l'amicizia fra sessi opposti in villeggiatura. Secondo questo schema bisogna tenere un comportamento amichevole per tutto il tempo necessario all'avvicinamento della ragazza, e poi proporre un amichevole invito. Dopodiché le possibilità sono due: se lei accetta ci si può provare in maniera più che lecita, se rifiuta invece basta omettere la mossa d'approccio, gridare all'equivoco e definirsi galantuomini, additando lei come malpensante, anzichè giustamente prudente. In pratica, un gioco di presitigio. (+ Rep + Succ).
Nonostante credessi che gli approcci bastassero, ho avuto modo di osservarne altri due, quello del nonno sommozzatore e quello del ladro di polli. Il primo è quasi affogato oggi pomeriggio durante l'ennesimo tentativo di distogliermi dalla pagina, perpetrato con bracciate incoscienti fra le onde. Il nostro bagnino ha abbandonato la sua sdraio della Peroni (non capitava dal '99) per trascinarlo fuori dall'acqua. Nonostante la figuraccia, la moglie inviperita e il contenuto dello Speedo ormai ridotto del 20% per la paura, sfoggiava ancora uno sguardo ammiccante e fiero per la prodezza compiuta davanti ai miei occhi indifferenti.
Il ladro di polli invece mi è capitato qualche giorno fa, quando ero in fila al supermercato e mi sono accorta di non avere con me il portafogli. Presa dal panico ho abbandonato la spesa e mi sono nascosta dietro lo scaffale dei cibi dietetici (deserto, ovviamente) per controllare la borsa, dove però non c'era. Poco dopo ho sentito l'altoparlante avvertire la clientela dello smarrimento di un oggetto personale e mezza paonazza ho raggiunto il punto informazioni. Dopo le scuse per la disattenzione e i dovuti ringraziamenti al moretto che mi ha restituito il portafogli ho rifatto la spesa e me ne sono andata sollevata.
Solo un'ora dopo ho avuto il tempo di controllare che non mancasse nulla, scoprendo il contrario: si era aggiunto un foglietto con su un numero di cellulare seguito da un "Mirco" scritto con un cuoricino al posto del puntino sulla "i".
*(capello lungo gellato all'indietro + camicia floreale sprovvista di bottoni fino a metà torace + bigiotteria che neanche Snoop Dogg + scarpe puntute lucidate a specchio)

tranne il capello lungo e la camicia floreale(le mie sono decisamente più sobrie),direi che somiglio molto al tipico marpione rodiano,ma d'altro canto,siamo tutti terroni.......noi.......hahahahaha
RispondiEliminadirei il prestigiatore, senza ombra di dubbio :P
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