La dieta "magn & durm"



03:45 - 04/08/10
lo sai dov'eravamo 2 giovedì fa a quest'ora?pff, settembre è nel prossimo secolo!ps.dimmi ke succede nel mondo, l'antenna tv c ha mollati.

Essere qui dopo sei mesi di un certo andazzo può essere difficoltoso. Ripeto: non è il Salento, per evitare di passare le serate a dadi o sudoku bisogna inventarsi qualcosa.
Per di più quando l'amministrazione comunale indovina i gusti del suo target maggiore, le famiglie e i torpedoni parrocchiali over65, e propone un calendario così:
 


Durante le primissime estati qui facevo l'autostop fino ai lidi aperti di sera, o tentavo l'intrusione nei villaggi vacanze dei dintorni, infestati da ragazzini snob che non ti offrivano neanche una sedia. (A proposito, il più conosciuto è apparso perfino in uno spot tv sulla RAI durante il Mondiale 2002. All'epoca bastò questo per pensare che il proprietario fosse mafioso: come poteva permettersi un simile spazio pubblicitario, se metà dei suoi ombrelloni restavano chiusi tutta la stagione?)
Adesso, avendo abituato lo stomaco alla guida lungo la litoranea, non mi sembra vero poter scegliere l'uscita di sicurezza alla lobotomia come mi pare e piace. Così sono tornata in quella che nei miei ricordi è sempre stata la Rolls del divertimento, dove incontrare facce e idiomi finalmente sconosciuti (l'avete vista?ora vi è più chiaro perchè ho aperto un blog).







Qualche estate fa i tg nazionali ne parlarono parecchio per via di un incendio a inizio stagione che in pratica la dimezzò, ma oggi è tornata più o meno come prima, cioè piccola, pedonale e perennemente affollata.
Detto papale papale, l'unico motivo per andarci è un'enoteca schiacchiata sul fondo di una ripida scalinata di pietra bianca, la stessa con cui è edificato tutto il centro storico. Davanti all'ingresso i gestori lasciano sempre una batteria, un paio di amplificatori e lo spazio per chiunque si sia portato da casa qualche altro strumento, cosicchè le improvvisazioni tra chi passa di lì finiscono immancabilmente in karaoke collettivo. Ovviamente, niente a che spartire con i Murazzi o il via vai di Piazza Vittorio, ma la curiosa concentrazione di musicisti e turisti stranieri (probabilmente attratti dalle reclame locali, che ho fotografato) dà l'impressione che l'intera scalinata stia cantando, e questo vale tutti i quaranta minuti di auto aggrappati al cruscotto, mentre il moscato della casa e la luna girano rispettivamente in pancia e attorno al guard rail.










ps.
Del famigerato incendio si occupò, tra gli altri, anche un amico giornalista di una testata del foggiano. La sua ipotesi, che però non venne pubblicata, spiegava l'origine dolosa del disastro come l'occasione d'oro per alcuni palazzinari esperti in abusivismo. Comprate le aree arse a poco prezzo, le avrebbero rese edificabili una volta calmate le acque, con buona pace dell'ufficio urbanistica.
I fatti e la cartellonistica pubblicitaria recente dimostrano che non si sbagliava di troppo, anzi.

Commenti

  1. mamma cate, mi sembra di viverli quei momenti.. la scalinata... il moscato... e come peschici ci sembrava lontanissima...
    ma con chi sei giù?

    un abbraccio
    Sam

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  2. Ho visto i tuoi in spiaggia, manchi solo tu :(
    Io sono scesa con la premiata ditta Finelli-Carlino + altri sanseveresi incrociati qua e là, ora sono partiti e fino al 9 proseguo come regina della casa (era ora!) dopodichè arrivano degli amici di Torino. Tu tutto bene? Vorrei rispondere + velocemente ma come immaginerai qua siamo al mesozoico dell'infrastrutturazione, beato Nichi Vendola e chi lo aiuta!
    ti bacio forte!

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  3. beeellaaaa :*

    è un piacere leggerti!

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  4. luca carboni il 22 nuooooooooooooooooooooo!!!!!! che figataaaaaaahahahahahahha
    orchestra di fiati Gargaroz avrebbe fatto più ridere però! :D

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  5. buio ci vediamo sotto il palco allora ;)

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